Questo fine settimana si è svolta a Roma la terza tappa dell’ Indoor World Series, circuito mondiale di gare indoor 18 metri in cui gli arcieri conquistano punti utili per partecipare alla finale di Las Vegas. Nella tappa organizzata nella capitale quattro Arcieri di Bra si sono messi alla prova con i più forti specialisti mondiali. La novità di questa gara era l’apertura della manifestazione anche alle categorie Arco Nudo e Longbow, ed è proprio in quest’ultima divisione in cui i nostri arcieri hanno dimostrato di valere molto! Adele Venturi, nella specialità Longbow, dopo un ottimo 4° posto in qualifica, vince tutti gli scontri fino alla medaglia d’oro, dove conquista una medaglia d’argento che ripaga il suo impegno dimostrato nella gara. Emanuele Barbero, sempre nella divisione Longbow, non riesce a passare il turno di qualifica per entrare negli scontri, ma dopo essere stato sorteggiato per una finale mix team di beneficienza, vince la sfida con una grande prestazione. Nella classi giovanili, Riccardo Bergesio e Michea Godano, rispettivamente nelle categorie Arco Olimpico e Arco Compound, dopo gli ottimi punteggi della qualifica, riescono ad entrare nella batterie eliminatorie, ma vengono eliminati durante le fasi a scontri diretti. Complimenti quindi a tutti, ma questa volta bisogna evidenziare in particolare la voglia di mettersi in gioco di Adele ed Emanuele, che anche in una specialità di tiro non pensata per gli archi tradizionali, hanno saputo dimostrare quanto valgono.
Alpignano 16/11/2018 Indoor 18mt, Iacopetta Lorenzo 1° classificato Olimpico Giovanissimi
All’inizio con grande pena e sconcerto: si dovrà infatti riconoscere prima di tutto che i propri gesti sono sbagliati, poi che sono sbagliate le proprie intenzioni, infine che proprio le cose su cui facciamo affidamento sono i più grandi ostacoli: la volontà, la chiara distinzione fra mezzo e fine, il desiderio di riuscire.Ma il tocco sapiente del Maestro aiuterà l’allievo a scrollarsi tutto di dosso, a restare ‘vuoto’ per accogliere, quasi senza accorgersene, l’unico gesto giusto, che fa centro – quello di cui gli arcieri Zen dicono: “Un colpo – una vita“. In un tale colpo, arco, freccia, bersaglio e Io si intrecciano in modo che non è possibile separarli: la freccia scoccata mette in gioco tutta la vita dell’arciere e il bersaglio da colpire è l’arciere stesso.